Liam Ricci
L’episodio “Sopravvivere all’AIDS” del programma di approfondimenti scientifici Nova, del 2 febbraio 1999, includeva un intervento del Dr. Anthony Fauci. L’immunologo, a capo dell’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive dal 1984 al 2022, affermava che gli effetti avversi di un nuovo vaccino avrebbero potuto emergere dopo più di un decennio, rivelando solo nel lungo periodo la sua pericolosità. La scelta del termine “inferno” per descrivere cosa si potrebbe scatenare, nonostante una fase di apparente sicurezza iniziale, non lascia dubbi sulla gravità della questione.
“Se lo prendi e poi passa un anno e tutti stanno bene allora dici “Ok va bene, adesso diamolo a 500 persone” e poi passa un anno e tutto va bene, dici “Beh ora diamolo a migliaia di persone” e poi scopri che ci vogliono 12 anni perché si scatenano l’inferno. E poi cosa hai fatto…”
Vaccino e importanza della sperimentazione
Il 20 marzo 2020, durante un’intervista live con il CEO di Facebook Mark Zuckerberg, il Dr. Anthony Fauci ribadisce un concetto simile. L’esperto di malattie infettive e consigliere della Casa Bianca ricorda che era già capitato in passato di commettere l’errore di ritenere inizialmente sicuro un vaccino che poi aveva fatto peggiorare la salute delle persone, dei bambini. Un vaccino contro l’HIV aveva addirittura moltiplicato la possibilità di contagiarsi.
“Non sarebbe la prima volta se accadesse, che un vaccino che sembrava buono in termini di sicurezza iniziale in realtà ha fatto stare peggio le persone. C’è stata la storia del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale nei bambini che paradossalmente ha fatto stare peggio i bambini. Uno dei vaccini contro l’HIV che abbiamo testato diversi anni fa, ha effettivamente aumentato le probabilità di contrarre l’infezione. Quindi non puoi semplicemente andare là fuori e somministrarlo, a meno che non vedi sul campo che, quando qualcuno viene infettato ed esposto, l’essere vaccinato non lo fa peggiorare. Ecco perché devi fare una sperimentazione”
Nonostante queste affermazioni, queste conoscenze sull’importanza vitale di una sperimentazione adeguatamente prolungata nel tempo, per poterne valutare la sicurezza anche a lungo termine, i vaccini anti Covid 19 sono stati approcciati in modo diverso. Sono stati somministrati in modo massivo e dichiarati “sicuri ed efficaci” prima di aver completato l’iter ritenuto, dallo stesso Fauci, l’unico adeguato per evitare l’inferno.
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