Il fondatore del World Economic Forum, Klaus Schwab, è intervenuto alla giornata di apertura del World Government Summit l’8 febbraio 2016, nella sessione denominata “L’alba della quarta rivoluzione industriale”. Il World Government Summit è un evento che riunisce annualmente a Dubai leader di governo, imprenditori, accademici, esperti per favorire il dialogo globale. L’edizione del 2016 ha affrontato i temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica nei campi dell’intelligenza artificiale, della medicina genomica e della biometria.

L’economista tedesco, autore del libro “La Quarta Rivoluzione Industriale”, nel suo intervento ha delineato come questa nuova rivoluzione tecnologica arriverà a ridefinire, non solo ciò che facciamo, ma ciò che siamo, la nostra natura di esseri umani. Schwab ravvisa l’opportunità immensa rappresentata dall’impianto di sensori nel cervello che daranno concretezza ad una fusione di biologico e digitale.
“E questo mi porta alla differenza di questa Quarta Rivoluzione tecnologica. Non cambia solo ciò che facciamo ma cambia noi stessi perché è una fusione della nostra sfera fisica, digitale e biologica. E’ un’integrazione di quelle sfere, basti pensare ai sensori impiantati nel nostro cervello, le opportunità sono immense e dobbiamo prepararci già adesso. La storia ci viene incontro ora e i governi, come ho detto all’inizio, sono davanti a una sfida. Devono cambiare”
Klaus Schwab e transumanesimo
Per Klaus Schwab la fusione transumanista dell’essere umano con la tecnologia rappresenta un’opportunità e i governi devono essere preparati per plasmare in questo senso il futuro delle prossime generazioni. Nel suo discorso, Schwab individua alcuni obiettivi che i governi dovranno porsi per favorire questa rivoluzione, come promuovere l’innovazione, organizzare piattaforme, ridimensionare e valutare il potenziale umano in base ai talenti.
Il 10 gennaio del 2016, un mese prima dell’intervento al World Government Summit, Klaus Schwab era stato ospite del giornalista Dairus Rochebin, in una trasmissione di Radio Télévision Suisse, e aveva trattato proprio il tema dei microchip per il cervello.
La rivoluzione tratteggiata dal fondatore del WEF, puramente transumanista, per la sua portata dovrebbe sollevare quanto meno interrogativi di ordine etico e riflessioni approfondite sulle conseguenze dell’utilizzo di strumenti tecnologici che potrebbero essere impiegati anche per manipolare e controllare l’essere umano.
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