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THE REAL DONALD

Una serie di affermazioni pubbliche di Donald Trump e di episodi, dai concorsi degli anni ‘90, alle ‘ispezioni’ nei backstage, ai legami con pedofili, alle accuse di aggressione, rivelano quale sia il reale modo di esprimersi del Presidente e quale il modello di comportamento ricorrente

Mentre in passato Donald Trump poteva vantarsi della fedeltà assoluta del suo elettorato, oggi nel fronte MAGA si aprono crepe vistose. La delusione dei suoi sostenitori, per l’insabbiamento in corso sul caso Epstein, non si placa. Dichiarazioni recenti, come quelle di Nick Fuentes ed Alex Jones, rivelano un profondo malessere all’interno dell’elettorato più radicale.

Per Trump la questione Epstein è una bufala inventata dai Democratici e i Repubblicani si sarebbero fatti ingannare. In realtà, ciò che emerge dimostra che sono state messe in atto azioni per proteggere Trump da ogni coinvolgimento. Secondo il Senatore Richard J. Durbin, il suo ufficio avrebbe ricevuto informazioni preoccupanti sulla condotta dell’FBI. Il Procuratore Generale Bondi avrebbe esercitato pressioni per impiegare circa 1.000 persone della sua Divisione Gestione Informazioni e centinaia di agenti dell’Ufficio Locale dell’FBI di New York, fra il 14 marzo e fine marzo 2025, per esaminare in modo intensivo circa 100.000 documenti relativi a Epstein. A tutti era stata data istruzione di segnalare, e presumibilmente censurare, qualsiasi menzione del nome di Donald Trump. Oltretutto molti di questi impiegati non possedevano l’esperienza necessaria per esaminare informazioni legalmente protette relative a vittime o testimoni minorenni o per gestire correttamente le richieste FOIA.

Questa rivelazione arriva mentre il Presidente Trump ha chiesto a Pam Bondi di produrre testimonianze pertinenti del Gran Giurì, previa approvazione del tribunale. Esperti legali ritengono che un tale approccio non garantirebbe la trasparenza perché potrebbero essere escluse diverse prove correlate. Nonostante le dichiarazioni del DOJ per chiudere il caso Epstein, risulterebbero poi 4000 bonifici e dunque molte possibili piste da seguire per svelare anni di traffico sessuale internazionale di minori.

Il Senatore Durbin, nella sua lettera all’FBI del 18 luglio 2025, ha sollevato inoltre gravi interrogativi sulla veridicità delle dichiarazioni pubbliche del DOJ e del Procuratore Bondi riguardo i documenti relativi al caso Epstein. Il memorandum del 7 luglio, rilasciato dal Dipartimento di Giustizia e dall’FBI, ha dichiarato che una revisione sistematica non ha rivelato alcuna ‘lista clienti’ incriminante e ha concluso che Jeffrey Epstein si è suicidato. Questi risultati contraddicono le precedenti dichiarazioni pubbliche del Procuratore Bondi, che aveva affermato che la lista clienti di Epstein era “sulla sua scrivania”.

La lettera riporta anche che il DOJ aveva precedentemente esaminato un album rilegato in pelle composto da decine di lettere inviate dagli amici di Jeffrey Epstein per celebrare il suo 50° compleanno nel 2003, lettere raccolte da Ghislaine Maxwell. L’album includeva una lettera del Presidente Trump, diverse righe di testo dattiloscritto incorniciate dal contorno di una donna nuda, che sembra essere disegnata a mano con un pennarello spesso e con la firma “Donald” collocata esattamente al livello del pube della figura, a mo’ di peli pubici.

Il biglietto d’auguri di Donald a Jeffrey

Un articolo del Wall Street Journal, del 17 luglio 2025, ha riportato infatti che Donald Trump avrebbe scritto un biglietto d’auguri all’amico Epstein per il suo cinquantesimo compleanno, nel 2003. Corredato da un disegno a mano libera raffigurante una donna nuda, presenterebbe la firma “Donald” posizionata ad imitare i peli pubici della figura. Il messaggio, riportato dal WSJ, recita:

Un amico è una cosa meravigliosa. Buon compleanno e che ogni giorno possa essere un altro meraviglioso segreto

Trump ha categoricamente negato l’autenticità del biglietto, commentando:

Non ho mai fatto un disegno in vita mia… Non è il mio linguaggio

Il Presidente ha annunciato una causa per diffamazione contro il WSJ e Rupert Murdoch. La testata giornalistica per contro ha fatto notare che in passato il Presidente aveva messo in vendita suoi “scarabocchi” durante iniziative benefiche. Il biglietto di auguri, svelato dal WSJ e citato anche nella lettera all’FBI del Senatore Durbin, sarebbe solo uno dei dettagli compatibili con lo stile di Trump.

Donald e i concorsi degli anni ’90

Alla luce dell’insabbiamento sul caso Epstein, il conduttore di MeidasTouch, Ben Meiselas, nel suo programma del 19 luglio 2025, ha esposto un lato oscuro di Donald Trump e un’altra sua controversa amicizia. Meiselas ha preso in esame registrazioni del concorso di bellezza “Look of the Year” del 1991, che mostravano un contesto torbido in cui ragazzine giovanissime venivano esaminate da uomini adulti.

The Real Donald

Donald Trump all’epoca era molto vicino a John Casablancas, il fondatore di Elite Model Management, deceduto nel 2013. Casablancas era noto per intrattenere relazioni con le ragazzine che partecipavano ai concorsi, da lui definite “donne bambine”, e per aver aggredito sessualmente delle minorenni di 15 anni e 17 anni. Un’indagine del The Guardian sul concorso ha rivelato gravi accuse da parte di ex concorrenti e addetti ai lavori: Casablancas e altri sfruttavano la competizione per avere approcci sessuali con modelle giovani e vulnerabili, alcune appena adolescenti. Le accuse includevano molestie, sfruttamento e, in alcuni casi, stupro.

Questi eventi avevano creato una cultura in cui ragazze giovani, spesso tra i 14 e i 18 anni, erano esposte a uomini più anziani e potenti, specie in occasioni come gli after-party, in cui alle adolescenti venivano serviti anche alcolici. Durante il concorso “Look of the Year” del 1991, Donald Trump era presente come giudice. Le foto mostrano ragazze, molte delle quali minorenni, anche di 14 anni, in costume da bagno o abiti succinti, che dovevano sfilare davanti a lui per essere giudicate. Un evento pre-competizione su uno yacht, lo “Spirit of New York”, ha visto la partecipazione di Trump insieme a 58 giovani aspiranti modelle, la maggior parte delle quali appunto minorenni. A bordo, uomini molto più anziani, abbastanza grandi per essere i loro padri o nonni, ballavano in modo ravvicinato con le ragazzine.

The Real Donald

Donald Trump è stato proprietario dei concorsi Miss USA, Miss Universo e Miss Teen USA. In un’intervista con Howard Stern, Trump ha rivelato apertamente di andare dietro le quinte per “ispezionare” le concorrenti spogliate per i cambi d’abito e di “farla franca” in quanto proprietario.

La cosa più divertente è che prima di uno spettacolo io vado nel backstage E tutte si stanno vestendo, preparando e tutto il resto. Sai, non ci sono uomini da nessuna parte. E mi ha permesso di entrare perché io sono il proprietario del concorso. E quindi lo sto ispezionando. Capisci? Lo sto ispezionando. Come un dottore. E sai, stanno lì senza vestiti. “State tutte bene?” E vedi queste donne dall’aspetto incredibile

Diverse ex concorrenti hanno testimoniato le loro esperienze sgradevoli. Miss North Carolina 2006 ha descritto un episodio in cui Trump le ha esaminate dalla testa ai piedi durante un evento, facendola sentire “sporca”. Ha sottolineato che non era regolare che gli uomini entrassero nei camerini delle modelle. Tasha Dixon, Miss Arizona 2001, ha riferito che Trump entrava direttamente nei camerini durante le prove generali, quando le ragazze erano mezze nude o nude, senza dare loro il tempo di coprirsi. La modella ha vissuto quella situazione di vulnerabilità fisica con disagio e ha avuto l’impressione che Trump possedesse i concorsi e usasse il suo potere per circondarsi di belle donne. Dixon ha anche fatto notare l’impossibilità per le ragazze di sporgere reclamo, dato che lui era il proprietario e tutti lavoravano per lui.

Donald Trump ha pubblicamente umiliato Alicia Machado, Miss Universo 1996, per aver preso qualche chilo. I soprannomi denigratori dati ad Alcia, come “Miss Piggy” e “Miss Housekeeping”, sono stati menzionati da Hillary Clinton durante la campagna elettorale del 2016. Donald Trump ha fatto apprezzamenti spinti su Lindsay Lohan, che all’epoca aveva circa 17 o 18 anni, affermando che le ragazze problematiche fossero le migliori a letto, per relazioni a breve termine. Ha definito Paris Hilton “una bomba”, di conoscerla da quando aveva 12 anni e di aver guardato un suo video porno, mostratogli dalla moglie Melania.

Trump, Casablancas ed Epstein, organizzavano feste private con minorenni, si scambiavano le ragazze, partecipavano allo stesso tipo di eventi. Ma l’universo femminile che ha gravitato attorno a Donald Trump e alle sue attività, ha subito ripercussioni ben più inquietanti di apprezzamenti sessisti e critiche. Donald Trump è stato coinvolto in numerosi episodi controversi, sia in passato che durante la prima presidenza. E’ stato accusato e denunciato da diverse donne per molestie sessuali, aggressioni e violenze.

Nel 2016, una donna californiana ha presentato una denuncia molto dettagliata, sostenendo che Donald Trump e Jeffrey Epstein l’avrebbero aggredita sessualmente quando aveva 13 anni. Avendo ricevuto minacce di morte, la donna terrorizzata non si è poi presentata alla conferenza stampa. Virginia Giuffre, una delle vittime del traffico di Epstein, era stata reclutata proprio nella Spa di Trump a Mar-a-lago e non sarebbe stata l’unica. Nel 2002 Trump aveva pubblicamente dichiarato su Jeffrey Epstein:

Conosco Jeff da 15 anni. Un ragazzo fantastico, è molto divertente stare con lui. Si dice persino che a lui piacciano le belle donne quanto a me, e molte di loro sono giovani

In un’intervista del 1998 Trump aveva addirittura simpatizzato con Bill Clinton, affermando:

Le sue vittime sono terribili, lui stesso in realtà è una vittima

L’immagine di Donald Trump morigerato uomo di fede, dedito alla famiglia, presenta lati decisamente oscuri. Persino nei confronti della figlia Ivanka, Trump si è lasciato andare ad esternazioni tipiche di chi considera le donne oggetti sessuali, esternazioni certo non adatte ad un padre. In una registrazione del 2005, emersa durante la campagna presidenziale nel 2016 e confermata dallo stesso protagonista, Trump parla delle libertà che poteva prendersi con le donne, “muoversi pesantemente su di loro”, baciarle senza aspettare, anche “afferrarle per i genitali” forte della sua celebrità di star e della sua posizione di potere. Il video, registrato mentre si trovava a bordo di un autobus, contiene dichiarazioni che hanno suscitato indignazione. In pochi secondi mostra la differenza tra il personaggio pubblico ideato per la massa, e il vero Donald Trump.

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